Poliuretano

Linee generali

ALCUNI DEI NOSTRI LAVORI

Settori di applicazione del Poliuretano I poliuretani hanno sostanzialmente modificato, migliorandola, la nostra qualità di vita. Anche se la loro presenza non è sempre evidente e riconoscibile (perchè accoppiati ad altri materiali e per gli innumerevoli aspetti e colori che possono assumere) i poliuretani accompagnano e rendono più gradevoli, comode, sicure ed efficienti tutte le nostra attività. Oltre a migliorare significativamente la qualità di vita dell'uomo, il poliuretano si caratterizza per la sua convenienza in termini ecologici ed ambientali. L'impegno per uno sviluppo sostenibile della nostra civiltà dovrà essere quello di coniugare i bisogni di una popolazione mondiale in continuo aumento e con aspettative di durata e qualità della vita sempre più elevate, con uno sviluppo economico che non comprometta l'equilibrio del nostro ecosistema e che non impoverisca il patrimonio di risorse energetiche e materie prime.

In linea generale lo sviluppo delle materie plastiche, resistenti, leggere, economiche e riciclabili, rappresenta uno degli impieghi più razionali e vantaggiosi delle materie prime e della principale fonte energetica, il petrolio.

In quasi tutti gli altri impieghi (che rappresentano ben l'86% del consumo annuo), il patrimonio energetico del petrolio viene immediatamente ed irrecuperabilmente bruciato; e bruciando non solo impoverisce la nostra riserva energetica, ma danneggia anche l'ambiente determinando, con la crescita delle emissioni di CO2, il fenomeno dell' effetto serra con i temuti mutamenti climatici che il Protocollo di Kioto si propone di arginare. Le materie plastiche, e il poliuretano in particolar modo, possono contribuire in modo significativo a ridurre i nostri consumi energetici e le emissioni di CO2. Negli ultimi 35 anni il settore automobilistico ha potuto raggiungere, grazie ad un impiego sempre maggiore di materie plastiche e di poliuretani, importanti traguardi come: riduzione dei consumi, maggiore sicurezza, riduzione dei pesi e costi, maggiore durata dei veicoli.

Gli stessi importanti successi si sono ottenuti, grazie all' impiego del poliuretano, nella "catena del freddo" che assicura una razionale gestione e distribuzione delle risorse alimentari del nostro pianeta con costi energetici sostenibili. Anche nel settore del riscaldamento e condizionamento delle costruzioni si potrebbero ottenere consistenti rispamii energetici e riduzione di emissioni inquinanti se le costruzioni fossero adeguatamente isolate con poliuretano espanso.

Gli studi sviluppati, da APME (Association ofPlastics Manufactures in Europe), ISOPA (European Isocyanate Producers Association) e BING (Federation of European Polyurethane Foam Associations), per determinare il Life Cycle Analysis del poliuretano hanno preso in considerazione l'intero ciclo di vita dei prodotti valutandone costi e rese energetiche e ambientali (materie prime consumate, trasporto, energia richiesta ed emissioni determinate dal processo produttivo, imballo, trasporto, installazione, resa durante l'impiego, costi per la demolizione, eventuale recupero energetico mediante combustione). Il prodotto esaminato è un pannello in poliuretano espanso rigido rivestito da alluminio millesimale avente la superficie dii metro quadrato, lo spessore di 60 mm e la massa di 2,19kg (densità della schiuma Ca. 33 kg/m3). L'intero consumo energetico richiesto per la produzione del prodotto in esame è di 284MJ che rappresenta la sommatoria dei costi energetici che comporta ciascuna attività necessaria.

Il Costo energetico per la trasformazione delle materie prime in schiuma poliuretanica è particolarmente basso (altre materie plastiche richiedono costi energetici 3 volte superiori) grazie alla particolare efficienza energetica della reazione esotermica del poliolo con 1' isocianato.

Le prestazioni energetiche durante la vita del prodotto sono state valutate confrontando le dispersioni termiche di un metro quadrato di copertura (collocata geograficamente in Germania, studi BING) prima e dopo l'installazione del pannello isolante. In circa 50 anni, che corrispondono alla stima di vita degli edifici, il prodotto considerato farà risparmiare circa 24.000 MJ, corrispondenti a più di 80 volte il suo costo energetico iniziale.

Dal punto di vista ambientale si può quindi affermare che l'ammortamento del valore energetico del prodotto (energia ed emissioni) si ottiene già nel corso della prima stagione di riscaldamento degli edifici.

E' necessario inoltre sottolineare che la durabilità dei prodotti in poliuretano supera di gran lunga i 50 anni di vita ipotizzata per gli edifici e che la resa energetica dell'isolamento è continua per l'intera durata della sua installazione.

Un bilancio energetico così favorevole porta inevitabilmente a considerare irrilevanti i possibili recuperi energetici legati alla dismissione del prodotto.

Terminato il ciclo di vita dell'edificio il poliuretano, che ha già reso all'ambiente da 50 a 100 volte il suo valore energetico iniziale essere sia smaltito ed avviato alla macinazione insieme a tutti gli altri materiali a cui è normalmente legato (cemenbitumi, laterizi, ecc) o, se i sistemi di fissaggio lo consentono e i costi di trasporto sono ragionevoli, essere avviato all'incenerimento insieme ai rifiuti solidi urbani con un recupero di energia di circa 25 .000 kJ/kg.